Sulle guide e sui manuali sentiamo spesso parlare di call to action. Effettivamente che si tratti di una DEM, di una newsletter o di una landing page, la call to action rappresenta la parte fondamentale del nostro lavoro, ecco perché è necessario che abbia una buona visibilità e che, questa, sia studiata attentamente al fine di ottenere la massima efficacia.

Tecnicamente, con call to action si indica una frase testuale, solitamente inserita all’interno di una creatività grafica, che guida e spinge l’utente verso il compimento dell’azione. Il compimento dell’azione, sia che si tratti di un’acquisto sia che si tratti di lead generation, è il vostro fine ultimo e, pertanto, per prima cosa, la vostra call to action dovrà essere estremamente chiara e non deve lasciare dubbi.

Un altro metodo per rendere più efficace la tua call to action, è costruirvi intorno un testo. Un breve testo potrebbe, ad esempio, indicare all’utente i vantaggi che avrà cliccando sul bottone. Badate a non fare testi troppo lunghi o complessi, lavorate anche sulla leggibilità, e fate comunque in modo che la call to action non si confonda o uniformi con il testo stesso: questa, infatti, deve risaltare, essere identificabile e visibile a colpo d’occhio.

Abbiamo detto di non fare grossi discorsi, ed è vero, ma è altrettanto vero è anche il contrario: una call to action con un solo imperativo, come “compra”, “acquista”, “iscriviti”, potrebbe essere considerata troppo vaga dall’utente che percepirà un senso di sfiducia e non eseguirà pertanto l’azione da voi desiderata. I verbi all’imperativo, infatti, vanno sì bene ma non se singolarmente isolati!

Anche gli elementi grafici sono un’arma in più che potete utilizzare e sfruttare per attirare l’attenzione. A tal proposito, potete ricorrere ad un call to action button. Questo dovrà essere sufficientemente grande e possibilmente distanziato dal resto del testo, ottimizzato per il mobile e di un colore che ispiri fiducia o ispiri movimento.

Ovviamente, evitate di mettere call to action nascoste, difficili da trovare o poco visibili. L’utente che si muove online, non accetta più di perdere del tempo ma vuole arrivare subito al dunque e ad ottenere ciò che sta cercando. Se, guardando la vostra mail, non riuscirà a trovare rapidamente il pulsante di azione, pian piano il suo interesse svanirà e voi avrete fallito nel vostro intento.
Infine, se volete aggiungere un tocco di precisione in più, chiedetevi come agireste voi se foste nei panni degli utenti: che tipologia di call to action clicchereste? Che struttura dovrebbe avere la mail per invogliarvi a cliccare? La risposta a poche e semplici domande potrà darvi linee guida e spunti davvero utili, provare per credere!

 

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